I criteri equilibrati della vita

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 Quali sono i criteri equilibrati della vita? Le regole che ogni persona seria e consapevole deve seguire per vivere bene, stare in mezzo alle persone, formare una famiglia ed avere un lavoro, praticamente la vita di ogni essere umano. E’ chiaro, sono le leggi, quelle scritte,

ogni stato ha le proprie e vanno rispettate, questo è, punto. Ma ci sono cose che sfuggono a questi criteri, che poi è tutto da capire quali siano.

PAZZI E BESTIE

Pensa, dicono che i pazzi siano quelli fuori dai manicomi, si si, manicomi, si chiamavano così, è cambiato il nome ma restano comunque quello che erano, carceri per malati di mente a cui la società non ha trovato posto migliore. Loro, i matti, dicono che i matti siamo noi, provate a pensare, da dentro, deve essere veramente strano quello che facciamo, hanno qualche rotella fuori posto, diranno, di quello che facciamo tutti i giorni.

Anche le bestie hanno un brutto pensiero di noi, ci ammazziamo senza neanche mangiarci, pensa tu. Loro convivono fra razze diverse, stanno in pace, solo che, ad un certo punto hanno fame e allora mangiano un po’ di carne, non è che mangiano l’ antipasto, il primo, il secondo ed il dessert, mangiano un pezzo di un altro animale per arrivare al domani. Senza contare tutti quegli animali che si nutrono di piante, bacche e radici.

SANGUE

E allora, tra di noi esseri pensanti come cazzo funziona sta cosa? A noi piace ammazzare, bestie, animali, uomini, donne e bambini, fa parte del nostro istinto, dobbiamo uccidere. Con o senza delega dobbiamo uccidere. C’ è chi lo fa premendo un bottone sotto la suprema giustificazione della pace nel mondo, chi semplicemente da assassino vigliacco, chi per la scienza, suprema anche questa, sempre di sangue si tratta. Come succeda non è dato saperlo, anzi forse abbiamo cominciato a capirci qualcosa e più capiamo più nascondiamo il nostro pensiero, siamo esseri dotati di INTELLIGENZA, qualcuno diceva che è questo che ci distingue dalle bestie, l’ intelligenza dell’ essere umano, ma fammi ridere, quello proprio non ha capito niente.

ESSERE ED AVERE

Il vero mondo è quello dei matti, quello degli stupidi ma stupidi per eccellenza, loro stanno in una dimensione parallela, vicina ma molto lontana dalla mostra realtà sociale, lì non esistono parole come avidità, cupidigia, gelosia, essere e avere. Essere ed avere, retaggi della nostra cara vecchia scuola ma macigni pesanti nella nostra vita quotidiana. L’ essere e l’ avere sono tutto quello che ricerchiamo, fino alla morte anzi anche dopo, qualcuno si compra la cassa prima di esalare l’ ultimo respiro, dice di non voler lasciare problemi, cazzate, vuole scegliere la cassa da morto bella per fare il figo anche durante l’ ultimo viaggio. E allora? Cosa te ne frega? Lascia che ognuno viva come gli pare, tutti possono decidere di fare quello che gli pare basta che non vadano contro le leggi dell’ uomo, scritte dall’ uomo per l’ uomo, il problema è che l’ uomo era già dotato di intelligenza quando le ha scritte, se le facevamo scrivere ad un capriolo venivano meglio, ve lo assicuro.

LE COSE CHE SFUGGONO

Le cose che sfuggono sono molteplici tutti i momenti, basta solo cercarle e ricordarsi di averle viste, facile ma non troppo perché siamo abituati a guardare e a non vedere, vediamo e il nostro caro cervello rimuove la visione fastidiosa. Quando facciamo una cima in montagna, passati alcuni giorni, ci ricordiamo solo di quanto siamo stati bravi, di come è stato facile, di come abbiamo trovato gli appigli, nessuno che si ricordi di come era grande il panico quando non trovava la via, quando non c’ erano chiodi, quando rischiavi di volare, come ti mancava il respiro un attimo prima di moschettonare, questo nessuno se lo ricorda, è una delle caratteristiche dell’ essere umano, ripeto, che si differenzia molto dall’ animale.

Queste cose sfuggono dalla normale comprensione ma anche questo è retaggio della nostra mente di piccoli uomini, possiamo solo concludere che siamo parte di un circuito perverso senza fine. Non è vero, possiamo cercare di cambiare, sicuramente non il mondo, quello resta lì ma possiamo cambiare noi stessi, quello che siamo dentro, piccole cose tutti i giorni. Questo non significa cambiare per essere o per diventare, cambiare solo per noi stessi, per stare meglio, in pace, questo possiamo impararlo dagli animali, dai matti o dagli stupidi. Pensandoci, esiste anche un ‘altra categoria da cui apprendere molto: i bambini ma quelli piccoli, quelli che ancora non sono stati condizionati dalla nostra società, loro hanno il segreto, qualcuno dice l’ innocenza, non so, ma loro hanno il segreto, purtroppo non sapremo mai ascoltarli a sufficienza.

ASCOLTA

Non li ho dimenticati, i vecchi, non li ho dimenticati, ma sono dimenticati dalle persone, tutti i giorni, pensa. Da loro possiamo imparare molto, sempre, però dobbiamo imparare ad ascoltarli, non è facile, anche quando vai in montagna devi ascoltare, quando parli con le persone devi ancora ascoltare, no, non è per niente facile. Ascoltare alla fine non è difficile, abbiamo le orecchie, loro ascoltano ma spesso noi non sentiamo, allora bisogna ascoltare con le orecchie e mettere in moto il cervello, ecco che l’ ascolto diventa comprensione, in un attimo il verbo si trasforma in capire. Cazzo, ora cambia tutto, sto ascoltando quello che le mie orecchie ed i miei occhi mi trasmettono e capisco. Il suono diventa emozione, figo ma cosa me ne faccio di questa emozione? Spesso anche le mie mani, i miei piedi, i miei muscoli mi parlano, ed io se sono abbastanza capace li ascolto e li capisco, che bella sensazione quando capisci il tuo corpo, quello che ti circonda, il discorso che un tuo simile ti sta facendo. Non so dove si collochi la comprensione nella macchina umana ma è sicuramente la cosa più bella che possediamo, purtroppo è cosa da pochi, oggi tutti ascoltano e nessuno vuole comprendere, lo abbiamo detto prima, per comprendere dobbiamo necessariamente mettere in moto il cervello e questo costa fatica ed energia, meglio ascoltare allora, non importa se capiamo. Però abbiamo provato un ‘ emozione, si, quella di prima, ora possiamo decidere se tenerla o dimenticarla, in entrambi i casi dovremmo fare i conti con la nostra coscienza, non si scappa, una volta provata questa cosa non si può sfuggire ad essa. Questo è il punto di partenza, da qui scaturisce ogni cosa bella e brutta, questo è il sottile filo che distinguerà le nostre miserabili vite da quelle di ogni animale presente sulla faccia della terra. Potrò semplicemente decidere, di fare bene o male, di essere buono o cattivo, comunque sia, poi deciderò che quello che ho deciso dovevo deciderlo per forza, era una decisione che andava presa, vi ricordate? Possediamo l’ intelletto umano……..E’ l’ innato raziocinio che perseguita le nostre menti a fare in maniera che ogni decisione che prendo sia per forza quella giusta, è un bisogno ancestrale, devo per forza giustificare ma perché? Semplicemente perché questo mi mette al riparo della mia coscienza, eh, la coscienza, è li dentro, nascosta, cerco di non ascoltarla ma ogni tanto emerge, esce, viene a trovarmi, mi dice delle cose, sta stronza, sono sempre cose che non voglio sentire e allora mi creo gli alibi. E un po’ come scopare una donna, voglio farlo ma non voglio farla rimanere in cinta e allora creo l’ alibi: il preservativo, risolto. Me la scopo, mi gusto il mio bel piacere, magari anche il suo ma non la metto in cinta, la coscienza è a posto, ho preso due piccioni con una fava, nella vita è uguale, per non fare i conti con la coscienza l’ essere umano si crea, di volta in volta, l’ alibi che più gli aggrada. Però è forte, dato che deve farlo, lo fa per tutti i suoi simili e crea le leggi, è lo spirito del branco, almeno in questo siamo simili agli animali. E allora la domanda spontanea che scaturisce è: Ma quanto contano l’ istinto ed il raziocinio nella nostra vita? O meglio: quale prevale sull’ altro?

INCANTESIMI

Anche gli incantesimi sfuggono alle normali regole di tutti i giorni, quella sorta di bolla di sapone che ti prende e ti racchiude al suo interno, ti toglie dalla realtà e ti trasporta in una dimensione parallela, può durare un attimo, il tempo di uno sguardo, un periodo o tutta la vita. Una passione, un figlio, una donna, tutti una volta siamo stati vittime di un incantesimo, però è diverso per ognuno, c’ è chi lo vive, chi lo sfugge, chi non lo riconosce, qual’ è la cosa giusta nessuno lo sa, io so che gli incantesimi della vita bisogna viverli. E’ una cosa che viene da dentro, dal profondo del nostro essere, tu fai la tua vita, vai avanti, tutti i giorni fai le tue cose, ti accorgi però ad un certo punto che ti viene un mal di pancia strano, le budella si contorcono, non capisci, in quel momento devi guardarti attorno, l’ incantesimo è lì, pronto a farti entrare nella bolla di sapone. Però se non sei predisposto prendi l’ aspirina per il mal di pancia, lui si incazza e se ne va, se lo fai scappare un paio di volte non torna più, è permaloso forte, stai attento. C’ è un sacco di gente in giro che ha preso l’ aspirina, sono piatti, metodici, schematici, con molte sicurezze, con le loro certezze, hanno relegato il loro istinto in fondo ai talloni, a pensarci bene, è anche vero che ad oggi non serve più. Nella nostra società  l’ istinto non esiste, cambia se ti sposti leggermente, se vai appena appena in montagna, ti accorgi che non è sufficiente schematizzare la cosa, tu analizzi, prepari, organizzi ma senti che ti manca qualcosa. Non sei tranquillo, ti senti piccolo di fronte alla Grande Madre, ti senti inferiore, non sai coglierla come dovresti, senti che lei ti rifiuta, credo bene, lei sa che hai perso l’ istinto, potresti ritrovarlo ma è difficile, l’ hai perso per sempre, rassegnati e lei lo sa.

SONO TRA DI NOI

Ci sono persone che sentono, sentono di dover fare delle cose, magari non sanno perché ma lo sentono. Praticamente sono degli incoscienti, non seguono le regole giuste, seguono il loro istinto e spesso fanno enormi cazzate, però probabilmente agli occhi dei matti non sono così male. Questi strani personaggi sono fuori dagli schemi, vanno spesso al contrario, nelle cose ci mettono il cuore, ed è a loro che qualcuno ha fatto un grande regalo, li ha donati di una dote straordinaria, vivono in un enorme eterno incantesimo, una grande bolla, loro sono costantemente vittime inconsapevoli di questa magia. Quando uno finisce, subito sono travolti da un altro, un cerchio che non ha mai fine. Per loro tutto si trasforma, sentono il mal di pancia tutti i giorni e pensate che non prendono l’ aspirina per questo, sanno bene che è altro, è molto altro…

Alla fine vivono bene,  normalmente suono proprio fuori, la gente li considera strani, si riconoscono perché sono un po’ diversi dagli altri, magari vestono strano, hanno i capelli lunghi e queste cose qui. Però esiste anche un’ altra categoria, una nicchia nella nicchia, sono quelli ben inseriti nella moderna società, questi sono proprio normali, non li riconosci, si mescolano a tutte le altre persone, spesso hanno un discreto successo, ecco, sono quelli che soffrono di più perché non si sono subito resi conto di avere questa cosa dentro. Loro hanno fatto più o meno la loro normalissima vita, poi piano piano sono cambiati, hanno capito tutto, e adesso ? Cosa fare ? Lotta continua fra cosa voler fare  e cosa dover fare, lotta impari fra istinto e raziocinio, ora emerge uno, ora emerge l’ altro, non è vero, sempre di più prevale l’ istinto, ma la lotta rimane, tutti i giorni. Quelli intelligenti cercano strade che coniughino il tutto ma non sempre è possibile, a volte gli incantesimi sono troppo forti cazzo, è difficile resistere, come fai a resistere al richiamo della Grande Madre, di un larice che ti aspetta poco prima di Pramaor o di una cresta di neve che vuole vederti prima di crollare. Se sei bravo riesci anche a riconoscerli, quando ti guardano, lo fanno profondamente, li trovi sulle cime a piangere, ascoltano i vecchi parlare, osservano quello che li circonda, sono anche altro ma lo fanno per nascondere la loro natura, per non farsi riconoscere dalle persone comuni. Non si credono superiori, vorrebbero solo liberare il loro istinto, sanno che non è possibile, sarà un prezzo da pagare per tutta la vita, sono bravi, puoi avere accanto uno di questi e neanche accorgerti, magari è il tuo migliore amico ma non sai cosa è dentro. Una cosa che amano è la solitudine, solo quando sono soli stanno in pace con loro stessi, creano dei collegamenti forti con quello che hanno dentro, si sentono liberi e felici.

E allora quali sono i criteri equilibrati della vita?

RENZO GRAVA



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