Il primo Marzo 2010 ho incontrato per lavoro, a Cortina, Guido Vareschi, agente Black Diamond, dopo aver visto i materiali della prossima stagione invernale mi ha proposto di testare i nuovi modelli Guru e Quadrant,
giornata splendida, in cielo neanche una nuvola, la risposta è stata scontata. Il Guru è uno sci da pelli polivalente, leggero, adatto a tutti gli scialpinisti, sciancratura giusta, bella la serigrafia che accoppia il bianco a varie tonalità di verde
.
Le misure del mio erano le seguenti:
Il tutto montato con un attacco Dynafit rental, non è tutto perchè ai piedi avevo il nuovissimo scarpone BD Quadrant. La giornata si presentava strepitosa.Decido di andare in Tofana, ero nei pressi del palazzetto, vicinissimo, per non perdere troppo tempo con gli spostamenti inoltre ci sono buone discese in neve fresca appena fuori dalle piste.
Devo dire che sciare in Tofana ha il suo fascino, sebbene qualcuno dica che sono rimasti indietro, parti con la funivia in
centro, sali e ti trovi catapultato in un altro mondo, sei al cospetto delle Dolomiti più belle che ci siano. Sali al Bus de Tofana, ti fermi un attimo perchè qui bisogna fermarsi, guardare, osservare, godere di quello che ci sta intorno, ti fermi e provi una strana sensazione, non so bene spiegarlo ma ti senti in pace, in mezzo a quelle rocce, non ti viene fretta, la tranquillità regna sovrana.
Le piste sono diverse dai canoni odierni, a volte sono strette, a volte ripide, a volte sfiori le rocce, a volte fai il fuoripista, a volte sei da solo, a volte non è tutto segnalato e coperto da materassi colorati, insomma a volte è proprio figo. Poi sali in seggiovia, due posti senza ammorsamento automatico, come faccio? Impossibile non ha 4 posti e va via lenta, ma lenta che non vi dico, e io devo risalire per poi scendere per testare i Guru, mi sa che ho scelto il posto sbagliato, qui ci rimetto almeno 4/5 discese.
Poi salgo sulla famosa seggiovia, cosa faccio? Mi guardo intorno, cosa vedo? Le Tofane, il Sorapis, l' Antelao, il Cinque Torri, ne vedo ancora ma non ricordo tutti i nomi, guardo ancora, in lontananza scopro sagome famigliari: il Duranno e la Cima dei preti, cazzo dico, in mezzo a queste qui non sfigurano proprio anzi, fanno la loro bella figura, per chi non lo sapesse sono cime dellì Alta Valcellina, anzi di Cimolais sennò poi qualcuno
me lo viene a dire che faccio apposta a non citare Cimolais.
E allora la salita sulla seggiovia lenta diventa una grande occasione per osservare, ammirare, riflettere, pensare e credetemi in questo ambiente vengono solo pensieri belli, almeno per chi crede che sciare faccia parte del vivere la montagna, altri pernsano che sia solo uno sport ma presumo che quelli scelgano mete sciistiche più ambiziose.
Comunque tutto è cominciato per uno ski test, ho effettuato numerose discese sia in pista sia in neve fresca, a volte farinosa a volte crostosa, la prima considerazione da fare è sulla facilità di questo sci, raggio di 16 metri, spatola morbida, gira che è una meraviglia. Sono rimasto sorpreso dalla tenuta che ha
sugli spigoli anche in pista ripida, scendendo dalla Forca Rossa non mollava un attimo lo spigolo. Molto buono anche aumentando la velocità e cercando la conduzione, sbatte leggermente su pista ghiacciata ma è risolvibile cercando di spostare il peso leggermente verso le punte. E' chiaro che il suo massimo lo dà su neve fresca, le punte emergono e il suo raggio ridotto lo pertano a girare con estrema facilità. Anche con la crosta il comportamento è stato più che buono, la morbidezza della spatola lo rende molto agile e perdona molti errore.
In sintesi il giudizio è molto buono, il Guru è uno sci adatto a tutti, dal principiante allo scialpinista evoluto che cerca qualcosa di più, da dire che il suo peso ridotto, 1.300 g, nonostante la bontà della geometria, lo rende uno sci da notevole dislivello con le pelli.
Il prezzo al pubblico lo rende ulterirmente interessante, per la prossima stagione sarà di circa € 430,00
Ai piedi avevo anche una delle chicche BD della prossima stagione, lo scarpone BD Quadrant, fa parte della nuova linea di scarponi visti in fiera all' Ispo a
Monaco. Colore verde, peso circa 1.700g, 4 ganci, chiusura del gambetto regolabile per una migliore escursione durante la salita, scarpetta termoformabile, flex 130. Già queste caratteristiche lo pongono molto in alto nella sfera dello scialpinista evoluto, vi dirò di più, lo scafo è stato ridisegnato creando una leggera bombatura nella parte anteriore del piede, seguendo la logica che quando vado ad effettuare la falcata della gamba, il piede piega allargandosi leggermente sul davanti, la bombatura dello scafo consente al piede di tovare sufficiente spazio. Il flex 130 dà allo scarpon
e una notevole rigidità torsionale, la costruzione è a lembi sovrapposti ma con aggiunto un linguettone che una volta chiuso crea una enorme rigidità in flessione. Al contrario quando è aperto permette una escursione maggiore che facilità molto la camminata in salita. Anche l' estetica è un po' cambiata, i ganci classici sono stati sostituite con altri formati da un cavo in acciaio, molto trend. La scarpetta usa l' ormai consolidato Boa Sistem, però questa volta il cavo in acciaio è sostituito dal kevlar e il sistema di chiusura è molto più rapido.
In pista si è rivelato al pari delle sue caratteristiche, se non oltre nel senso che in discesa, la rigidità dello scafo si fa sentire e permette un' ottima sciata, la calzata è molto precisa ed fasciante, tutto porta verso una buona sensibilità sulle stecche, aiuta molto anche nei momenti che si perde la centralità sostenendo bene.
Il giudizio finale anche qui non può essere che ottimo, uno scarpone che ha un peso ridotto, molto rigido in discesa, adatto a tutti gli scialpinisti evoluti che macinano molto dislivello e vogliono godersi la discesa, sicuramente un must della prossima stagione invernale.
Il prezzo al pubblico della prossima stagione sarà di circa € 499,00
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Devo dire che ho proprio passato una bella giornata a Cortina.
Grava Renzo
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