Cevedale 3.769m

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Guarda le foto di questa relazione nell'album Cevedale, 4 Ottobre 2009

Il Cevedale è una di quelle cime che si possono affrontare per provare l' alta quota, questo non significa che è da sottovalutare o da prendere sotto gamba senza le dovute precauzioni che in montagna sono indispensabili. L' anno scorso, in compagnia di Francesco, abbiamo preso la macchina alla volta di Solda, ottima base di partenza per il Gruppo dell' Ortles - Cevedale. L' intenzione era difare una via al Gran Zebrù, ma viste le scarse condizioni abbiamo optato per una salita tranquilla al Cevedale che fungesse da acclimatamento.  Arrivati a Solda di buon mattino abbiamo preso la funivia che in breve porta nei pressi del Rifugio Milano, alla stazione a monte prendiamo il sentiero n. 171, risaliamo per morena in direzione del ghiacciaio di Solda.

Calzati i ramponi e con la picca in mano risaliamo il ghiacciaio tenendo sempre la sinistra, lasciata la traccia che prosegue diritta per Cima Solda, giriamo nettamente a sinistra e risaliamo per sentiero un ghiaione proprio sotto una bastionata rocciosa, attenzione alle scariche di sassi con vento ed al disgelo primaverile. 

Il sentiero ci porta in breve al Passo del Lago Gelato, da qui godiamo di un primo bellissimo panorama, il Gran Zebrù, il Zebrù, l' Ortles, il Ghiacciaio di Solda a Nord, la Val Martello ed il Cevedale a Sud. Proseguiamo per sentiero risaledo alti la Vedretta del Cevedale, in breve arriviamo al Rifugio Casati, buona tappa prima di affrontare il plateau che porta al Cevedale. 

In inverno è aperto il bivacco Guasti. Da qui volendo, in breve risalendo dietro al bivacco, si è in Cima solda. Le condizioni sono ottime, cielo azzurro e panorama stupendo, temperatura giusta, proseguiamo verso la cima, seguiamo la traccia che risale gli ampi pendii verso il Cevedale, in caso di nuvole basse o cattivo tempo è indispensabile il Gps visti gli ampi spazi, qui tutto ricorda le occidentali. 

In breve siamo al pendio sommitale, abbastanza facile ma non banale dato che in estate è facile trovare ghiaccio vivo, risalito senza problemi siamo alla cresta verso la cima, anche qui un panorama stupendo, un colpo d' occhio a Nord e ho le tre cime più importanti del gruppo, il filo di cresta arriva da NE, da dove si congiunge la Via dei tre Cannoni e prosegue verso SO. 

Passati alcuni importanti crepacci, in breve siamo in vetta al Cevedale, si possono vedere i resti di alcuni baraccamenti della Grande Guerra, qui godiamo veramente molto, il paesaggio è di quelli mozzafiato, a 360 gradi.
Oltre a tutto il Gruppo dell' Ortles lo sguardo spazia su tutte le vette delle Tredici Cime: Palon De La Mare, Vioz, Taviela, San Matteo, Pizzo Tresero, il Gran Zebrù sembra un quadro dipinto da un famoso pittore da tanto è bello ed affascinante. Direi che la variante adottata è stata veramente valida, decidiamo di scendere per pernottare al Rifugio Milano, in due ore circa siamo giù.

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 04 Luglio 2012 15:00 )