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mag 14

Tofana di Rozes 3.225m

nicos Inviato da: nicos il 14 mag, 2010 in Relazioni - Scialpinismo Print PDF
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Guarda le foto di questa relazione nell'album Tofana di Rozes 3.225m

Il 1° Maggio era una di quelle giornate che non sai come vanno, la sera prima guardi il cielo ed è completamente coperto, ci pensi, non sai se mettere la sveglia oppure no. Alla fine la sveglia suona, la prima cosa che fai è quella di tirare la tendina, è buio, chiaro, sono le 04:00 ma in cielo neanche una nuvola, si va.
L' unico pericolo che trovi a quell' ora sulla strada per Cortina sono i Cervi, ad Erto è meglio stare all' occhio, te li trovi davanti alla macchina, sembra che ti dicano: "ma devi proprio passare di qua?". Arrivo a Cortina, prendo la strada per il Passo Falzarego, arrivato all' imbocco, a destra, della stradina del Rifugio Di Bona, 2.089m, svolto e comincio a salire. Anche questa è un' incognita, la neve rimane nella strada fino a stagione inoltrata, comunque salgo, trovo solo alcune chiazze, in breve arrivo al Di Bona, le auto già arrivate sono una quindicina, alle 06:00 parto con gli sci ai piedi, davanti a me 5/6 persone.
Sopra il rifugio, il pendio è molto aperto, mano a mano che si sale ci si avvicina al canale un po' più ripido che porta all' ex Rifugio Cantore. Per la progressione nessun problema, neve assestata e dura ma non servono i rampant, in breve esco dal canale e supero i vari ruderi del Cantore, scatto qualche foto dal buco nella roccia verso la Val Travenanzes e riparto verso la spalla  della Tofana. Qui la pendenza aumenta, la prima parte del pendio, dove non arriva il sole, presenta neve molto dura, non bastasse sono scese numerose valanghe di superficie, decido di andare avanti senza rampant, anche perchè per gli attacchi che sto usando non li ho. Supero questo tratto con qualche acrobazia e vado oltre, in breve arriva il sole e subito dopo sono sulla spalla, una breve pausa è d' obbligo. Qui il versante cambia esposizione, per arrivare sulla cima il manto nevoso è completamente ghiacciato, la pendenza aumenta e l' esposizione è notevole, tolgo gli sci, calzo i ramponi e salgo l' ultimo pendio. Le nuvole vanno e vengono, fino a qui il sole ha tenuto ma so che non durerà, approfitto per scattare diverse foto della salita, la Croce di Vetta si avvicina, devo dire non senza sforzo, probabilmente la quota fa un po' il suo effetto, sono in vetta della Tofana di Rozes.
Davanti a me 3 ragazzi, ci salutiamo, foto di rito ma tutti si preparano per la discesa, arrivano le nuvole, questa volta non sono passeggere, dopo 30 min di attesa, nella vana speranza che se ne vadano, decido di scendere. L' idea era di scendere dalla diretta di Punta Marietta ma la scarsa visibilità e le condizioni pessime della neve mi hanno fatto cambiare idea. Anche gli altri scialpinisti non attendono oltre, partiamo con gli sci ai piedi dalla cima, leggera derapata e via la prima saltata, poi una seconda e così via, uno sguardo indietro e vedo che gli altri optano per una lunga derapata controllata. In effetti la neve ghiacciata del pendio sommitale non dava molta sicurezza, in breve mi affaccio al versante nord, le nuvole hanno avvolto completamente la Tofana, attendo qualche minuto, mi sposto leggermente verso una lingua vergine che avevo intravisto in salita. Il tempo mi concede alcuni minuti di buona visibilità ed io mi fiondo giù con alcune belle curve, in pochissimo sono al Cantore, purtroppo la neve fino a qui è composta da polenta mista a svalangamenti vari. Il canale sotto il rifugio non è da meno, neve con crosta mista a pappa, in qualche maniera scendo tenendomi verso destra, dove il solo ha trasformato, purtroppo il Di Bona si staglia davanti a me e segna la fine di questa gita. Sono le 10:00 e scatto qualche foto divertente di fronte al Rifugio Di Bona.
L' attrezzatura che ho usato è composta dagli sci Volk Amaruk montati con il nuovissimo attacco della Marker Tour F10, attrezzatura che sto testando da un po' di tempo. A breve la relazione dei materiali usati, intanto posso dire che continuo ad avere ottime sensazioni dall' uso di questi sci ed attacchi. 
Grava Renzo

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